Fior di Mugo
Diventare un boscaiolo è stata la naturale conseguenza di una passione sconfinata per la montagna, sentirsi parte
integrante di un ecosistema misterioso, sentire la linfa scorrere nelle vene, vivere il bosco…essere il bosco…
Queste sono state le ragioni per intraprendere un nuovo progetto scatenato da un sentimento di dispiacere nel vedere
l’abbandono delle montagne, le malghe svuotate ed il rimboschimento dei prati verdeggianti.
I ridenti pascoli di montagna ricchi di fiori ed essenze profumate stavano lasciando sempre più sovente il posto a piante
colonizzatrici. Quest’ultime rimboschendo chiudevano le radure spingendo la fauna selvatica sempre più a valle all’infuori
del proprio habitat. Molte di queste praterie alpine si erano ricoperte di pino mugo, distese sconfinate di aghi verde scuro,
che ormai avevano preso il sopravvento.
Comincia così una stimolante ricerca di un trio bizzarro, un boscaiolo, un ingegnere ed un dottore forestale, accomunati
tutti da un unico obiettivo, ridare nuova vita alla montagna valorizzandone i prodotti presenti sul posto.
Infatti molto spesso si sono visti dei ripristini passati effettuati tranciando l’intero materiale vegetale lasciandolo in loco.
Spesso gli interventi risultavano essere traumatici per l’ecosistema per cui l’erba per crescere doveva trapassare una
fitta coltre di legno triturato e ci metteva anni.
L’obiettivo del gruppo era valorizzare quel prodotto, quell’oceano verde doveva diventare una risorsa, non un problema!
La risposta tanto cercata non si fece attendere molto, bastò prendere spunto dai predecessori che nell’immediato dopo
guerra fecero i primi tentativi di estrazione di oli essenziali.
All’improvviso tutto tornava, tagliando i mughi, asportandoli si sarebbe recuperato il pascolo ritornando in breve tempo
rigoglioso e nel mentre macinare il materiale legnoso per l’estrazione dell’olio essenziale dalle mille proprietà e risorse..
Categoria Merceologica