Porcellana MAGDALENA KONIOR

La mia storia di lavoro con l'arte è quasi tutta la mia vita. È iniziata con l'amore per la bellezza e l'arte, poi il liceo artistico e gli studi artistici superiori. 
È così che sono diventato un artista della scultura. 
Poi ho progettato interni, creando sculture in bronzo e ceramica nel tempo libero. Dopo 20 anni di lavoro come interior designer, sono tornata a fare ciò che amo fare.

La scultura ha sempre fatto parte del mio DNA, e la funzionalitÃ
funzionalità è stata al primo posto nella mia vita professionale nel corso degli anni. Dalla fusione di questi due mondi
di questi due mondi sono nati i vasi scolpiti in porcellana. 
È così che è nata l'azienda Magdalena Konior e il mondo della porcellana.

Non disegno i miei pezzi. Penso a qualcosa e poi mi abbandono al processo creativo. Ascolto l'argilla, la osservo... e vedo quali possibilità mi offre, quali idee mi suggerisce.

La cosa affascinante è che non posso mai prevedere al 100% quale sarà il risultato finale. È una sorpresa costante. 
La porcellana che plasmo è unica e irripetibile.  Ogni piatto è caratterizzato da una consistenza e da una forma diverse. Non ci sono due superfici uguali, a dimostrazione dell'organicità formata dai miei polpastrelli.
La mia passione per la porcellana nasce dal suo trattamento scultoreo, dalla modellazione a mano, dal gioco con la forma, dalla semplicità e dalla nobiltà del materiale stesso.

Mi piace la sua delicatezza, la sua trasparenza, la luce che la attraversa. E la scultura è spazio, proporzione ed emozione. Due mondi che unisco.
“Immagino che l'arte occupi un posto importante nella nostra vita quotidiana. Credo che tutto, da una semplice tazza a una scultura autoportante, sia di grande importanza per creare valore estetico, bellezza, intimità e significato personale nella nostra vita. Quindi immagino che ci circondiamo di oggetti che hanno un significato per noi, oggetti che hanno un'anima, una storia. Oggetti che hanno alle spalle persone reali, oggetti che portano i segni della mano dell'uomo.
Ecco perché sia la mia scultura che la mia porcellana funzionale non sono oggetti seriali, oggi lo sono e domani piaceranno a un'altra persona. Io do loro tutto me stesso, i miei sentimenti, i miei stati d'animo...”.